Procedura di refertazione e servizi diagnostici: garanzie di qualità, accessibilità e sicurezza"
La refertazione dei risultati delle analisi di laboratorio segue un iter ben strutturato e preciso, volto a garantire l’affidabilità e la correttezza delle informazioni fornite all’utente.
In condizioni di routine, il processo di refertazione si svolge generalmente il giorno successivo alla lavorazione dei campioni analitici. Questo intervallo di tempo permette di effettuare tutti i controlli necessari sui dati analitici raccolti, assicurando che i risultati siano accurati e privi di errori.
Il primo controllo avviene immediatamente dopo la fase di lavorazione, direttamente presso l’apparecchiatura utilizzata per le analisi. In questa fase, il personale responsabile, formato e qualificato, verifica che i dati siano stati correttamente acquisiti e che non ci siano anomalie o problemi tecnici con gli strumenti. Questo controllo preliminare è fondamentale per individuare eventuali errori tecnici o di inserimento dati, che potrebbero compromettere l’affidabilità dei risultati.
Successivamente, i dati analitici vengono inviati al database dell’accettazione, un sistema informatizzato che raccoglie e gestisce tutte le informazioni relative alle analisi effettuate. Prima di procedere alla refertazione definitiva, viene effettuato un secondo controllo sui dati trasmessi. Questo passaggio serve a verificare che i risultati siano corretti, completi e coerenti con le analisi effettuate, e che siano stati correttamente inseriti nel sistema informatico.
L’ultimo e più importante controllo avviene prima della consegna del referto all’utente. La Direzione Sanitaria, responsabile della qualità e della sicurezza delle procedure, effettua una vidimazione finale dei risultati. Questa fase di approvazione garantisce che tutti i dati siano stati verificati e che il referto sia conforme agli standard di qualità richiesti. Solo dopo questa approvazione definitiva, il referto viene consegnato all’utente, che può così ricevere i risultati delle proprie analisi in modo affidabile e sicuro.
Per quanto riguarda la conservazione dei dati analitici, questi vengono mantenuti in forma digitale per un periodo di un anno. Questa modalità di archiviazione permette di avere un archivio facilmente accessibile e sicuro, utile sia per eventuali controlli futuri che per la gestione delle pratiche amministrative o cliniche correlate alle analisi effettuate.
Accesso garantito anche alle persone disabili grazie all’assenza di barriere architettoniche;
Tempo massimo di attesa prima del prelievo di circa 10 minuti;
Diritto alla Privacy garantito dalla riservatezza del personale sia medico che amministrativo;
Operatori in accettazione disponibili ad ogni chiarimento riguardante l’iter burocratico da seguire per l’accesso al servizio diagnostico: dotarsi di documento di identità, prescrizione medica dello specialista o prevista dal S.S.N.;
Sala d’attesa climatizzata dotata di 9 posti a sedere;
Tempo massimo di refertazione pari a 2 giorni salvo in caso di esami per i quali occorre più tempo per motivi tecnici;
Tutti gli esami eseguiti in giornata;
Conservazione del siero per 3 giorni;
Controlli di qualità interni quotidiani effettuati su quasi tutti gli analiti ed esami;
Controlli di qualità esterni eseguiti con frequenza trimestrale.
In sintesi, il processo di refertazione si basa su controlli multipli e su una supervisione accurata da parte delle figure responsabili, garantendo così la qualità, l’affidabilità e la sicurezza dei risultati forniti agli utenti.