Gastroentereologia - Malattie del colon e del retto
È un esame eseguito per la diagnosi di malattie infiammatorie e tumori di grado avanzato dell'intestino. In tal caso, infatti, i livelli di calprotectina (una proteina) nelle feci risultano notevolmente elevati.
La calprotectina fecale è una proteina presente in alcuni globuli bianchi (granulociti e monoliti), che viene prodotta in grossa quantità in caso di morbo di Crohn (malattia infiammatoria cronica dell'intestino), tumori dello stomaco e dell'esofago, enterocolite (infiammazione delle mucose intestinali, frequentissima nei bambini, ma comune anche negli adulti) di origine infettiva o tossica, esofagite (infiammazione dell'esofago, che è il "tubo" che collega la bocca allo stomaco), diverticolite (processo infiammatorio a carico del tratto compreso tra l'intestino e l'ombelico) ed altre gravi malattie dell'apparato digerente.
Il miglior utilizzo di questo test è il dosaggio nelle feci per le seguenti problematiche diagnostiche:
Come indice di uno stato infiammatorio intestinale di tipo organico, in particolare per le MICI (Malattie Croniche Infiammatorie Intestinali).
Per il monitoraggio dello stato infiammatorio intestinale
Predittività delle recidive e MICI sono patologie infiammatorie che possono interessare tutto l’apparato digerente distinte in Morbo di Crohn (MC) e Rettocolite Ulcerosa (RCU).
Nelle MICI soprattutto in campo pediatrico, si osserva un aumento della calprotectina fecale rispetto ai controlli sani.
La caratteristica di questo marcatore è un’elevata sensibilità e risulta aumentata nelle seguenti patologie organiche:
IBD (patologie infiammatorie intestinali);
neoplasie;
infiammazioni intestinali di origine infettiva, e correlate alle patologie vascolari.
Il dosaggio della calprotectina è utile per il monitoraggio dello stato infiammatorio dell’intestino; nei pazienti con MICI trattati con terapia farmacologica Infliximab, la calprotectina fecale si negativizza quando c’è un ripristino della mucosa intestinale e la remissione della patologia. Per la predittività delle recidive, nei pazienti affetti da RCU o MC i valori di calprotectina sono > 200 mg/Kg